Vermentino
Cloni disponibili: 640
Il Vermentino è un vitigno a bacca bianca presente nella Liguria di Levante fino alla Toscana, le cui origini sono discordanti. Si pensa che sia nato in Spagna e poi da lì si sia diffuso in varie regioni della Francia (come il Languedoc-Roussillon), dove è noto come Malvoisie Précoce d’Espagne o Malvoisie à gros Grains e Corsica (dove è l’uva bianca più coltivata). In Italia si è diffuso dalla Liguria verso sud, in Toscana, lungo le colline ai piedi delle Alpi Apuane, in provincia di Massa-Carrara fino alla Maremma livornese e all’Isola d’Elba. In queste zone il Vermentino ha acquisito caratteristiche varietali che lo rendono nettamente distinguibile dal Vermentino ligure o da quello della Sardegna, dove è pure molto diffuso. Molti studiosi lo considerano affine ed antesignano del Pigato e della Favorita.
In Liguria il Vermentino è coltivato un po’ ovunque, ma è nella zona dei Colli di Luni, sotto La Spezia e al confine con la Toscana che trova il microclima ideale. Poco più a sud, in Toscana, troviamo la DOC Candia Colli Apuani, con un Vermentino sempre elegante, ma meno strutturato. Anche in Sardegna il Vermentino è l’uva a bacca bianca più coltivata, soprattutto nella punta nord orientale dell’isola in corrispondenza della DOCG Vermentino di Gallura. Qui non ci sono altre coltivazioni a parte le vigne, i cui grappoli creano un vino fine, sapido e persistente. Il Vermentino di Gallura DOCG da disciplinare deve essere prodotto con il 95% di Vermentino. Oltre alle versioni vinificate in acciaio, la maturazione in legno permette di modellare e ammorbidire il sapore salmastro del vino e la sua voluminosità.
Fenologia
Condizioni d'osservazione: il clone descritto è situato sulla collina di Superga nel comune di Torino, nelle seguenti condizioni.
Ubicazione:
Longitudine: 4°47' O (Monte Mario).
Latitudine : 4°4' N (Monte Mario).
Altitudine: m 500 s.l.m.
Esposizione: Sud-Est.
Portinnesto: 420A.
Età delle viti: 6 anni.
Sistema di allevamento: tipo Guyot.
Terreno: collinare di medio impasto (argilloso-calcareo).
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: prima decade di Aprile.
Fioritura: prima decade di Giugno.
Invaiatura: fine di Agosto.
Maturazione dell'uva: ultima decade di Settembre.
Caduta delle foglie: l'inizio ha luogo con ritardo rispetto agli altri vitigni, verso la fine del mese di Ottobre, e la caduta ha termine nella terza decade di Novembre.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: il vitigno predilige luoghi ben soleggiati, specie quelli in vicinanza del mare, dove i grappoli non vanno soggetti agli attacchi della "Botritis" e gli acini acquistano un bel colore ambrato; nell'entroterra vegeta bene, ma la fruttificazione oltre che relativamente scarsa è di qualità scadente. In collina, nei terreni asciutti a scistosi, viene allevato in filari, con potatura piuttosto corta, ma ricca. Invece in pianura, nei terreni profondi di alluvione, preferisce forme di allevamento più espanse, quali sono i pergolati.
Produzione: abbondante e costante, perché difficilmente è soggetto alla colatura.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 1°-2° nodo.
Numero medio delle infiorescenze per ogni germoglio: 2.
Fertilità delle femminelle: scarsa, comunque trascurabile.
Resistenza alle avversità: piuttosto sensibile alle gelate e brinate a causa del germogliamento un poco anticipato nella stagione; teme alquanto la peronospora e la tignola dell'uva, mentre è discretamente resistente all'oidio.
Comportamento rispetto all'innesto: parecchi impianti nella zona tipica di produzione sono ancora franchi di piede; in quelli fatti con viti bimembri si sono dimostrati ottimi portinnesti tanto la Rupestris du Lot, quanto il "420A" e il "Kober 5BB"; questi due ultimi e specialmente il Kober 5BB sono attualmente i soggetti americani preferiti dai viticoltori.
Utilizzazione
Per la vinificazione.
BIANCHE VINO