Montepulciano
Il vitigno Montepulciano è una varietà di uva a bacca nera coltivata ampiamente nel centro Italia, in particolare in Abruzzo, Marche e Molise. La varietà ha lo stesso nome del comune di Montepulciano, in Toscana anche se li non viene utilizzata, visto che il Vino Nobile di Montepulciano DOCG è prodotto con il vitigno Sangiovese ed è comunque certo che i due vitigni non hanno nulla in comune. L’origine del Montepulciano è quasi certamente abruzzese, in particolare della provincia di Pescara, anche se alcune delle massime espressioni enologiche riportano alle Marche, in particolare alla Conero DOCG. Il Montepulciano è la seconda varietà di vite a bacca nera più coltivata in Italia, dopo il Sangiovese e leggermente avanti al Barbera. Il Montepulciano viene utilizzato in varie proporzioni per produrre vini di 50 tipologie DOC e DOCG.
Anche se dà ottimi risultati vinificato in purezza, il Montepulciano risponde bene anche negli uvaggi con altre varietà, in particolare con il Sangiovese. I più famosi vini da Montepulciano provengono dall’Abruzzo, dove sono prodotti sulle basse colline e pianure intorno alla costa adriatica nella denominazione Montepulciano d’Abruzzo DOC. I migliori esempi abruzzesi di Montepulciano provengono dal nord della regione, ai piedi delle Colline Teramane (Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG). Altri due vini dell’Italia centrale ottenuti da uve Montepulciano, sono il Rosso Conero (Conero DOCG) e il Rosso Piceno DOC, entrambi marchigiani. In generale, i vini da uve Montepulciano sono apprezzati a livello globale per i loro sapori morbidi, il colore forte e i tannini delicati. Il Montepulciano non ha sviluppato una reputazione solo per i suoi vini da tavola rossi secchi, infatti una notevole eccezione può essere trovata nel Cerasuolo d’Abruzzo DOC, vino rosato luminoso e leggero.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: media; sembra preferire sistemi d'allevamento a scarsa o a media espansione; negli Abruzzi, le viti sono generalmente allevate ad alberello basso, con 2 o 3 branche e con speroni di 2 o 3 gemme; ma in questi ultimi anni nelle provincie di Pescara e di Chieti si stanno allevando a pergolato, con viti poste più vicine che per la "Regina" (m 3 x 2), con potatura dei tralci a frutto più corti e con risultati che, per quanto si riferisce alla qualità e alla quantità della produzione, sembrano migliori.
Produzione: media e anche abbondante e abbastanza costante.
Posizione del primo germoglio fiorifero: è portato dal 3° al 4° nodo e dalla 1a gemma del tralcio a frutto.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: dal 1° generalmente due.
Fertilità delle femminelle: nessuna o molto scarsa; in questo secondo caso l'uva non riesce a maturare.
Resistenza ai parassiti ed altre avversità: massima alle gelate primaverili; scarsa la resistenza delle foglie alla peronospora e all'oidio; maggiore quella dei grappoli e degli acini; molta la resistenza di questi al marciume; specialmente quando le viti sono potate lungo, i grappoli vanno facilmente soggetti all'acinellatura verde, difficilmente alla colatura e all'acinellatura dolce.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: buona con gran parte dei portainnesti, spesso deficiente con la "Riparia X Rupestris 3309".
Esigenze : data la tardività della maturazione, vuole climi caldi; nelle Marche e cosi nelle altre regioni più settentrionali il "Montepulciano " vuol essere diffuso in terreni di collina bene esposti, altrimenti l'uva non riesce a maturare regolarmente.
Utilizzazione
Esclusivamente per la vinificazione; in passato da alcune zone dell'Abruzzo veniva esportata in Germania come uva da tavola.
ROSSE VINO