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Pinot Bianco

Cloni disponibili: LB 16, LB 18, Dreher 209

Timbro Vivai Giovannini Romano

Pinot Bianco è il nome italiano della varietà francese Pinot Blanc, originaria della Borgogna e molto coltivata a livello internazionale. Il Pinot Bianco sembra essere una mutazione del Pinot Grigio, a sua volta mutazione del Pinot Nero. Il Pinot bianco si è largamente diffuso in tutti i paesi Europei a clima fresco o freddo, grazie alle sue qualità enologiche nettamente migliori rispetto al suo progenitore Pinot Grigio. Per molto tempo lo si è confuso con lo Chardonnay ma oggi questi dubbi sono definitivamente chiariti. Al giorno d’oggi poco usato in Borgnogna, grazie alla sua resistenza al clima freddo ha trovato una sua seconda terra in Alsazia, dove viene affiancato alle grandi nobili della regione. Nel mondo, il Pinot bianco viene coltivato in molte zone, dalla Germania all’Austria, all’Europa orientale e alla California.

Tuttavia, a parte l’Italia, nel resto del mondo questo vitigno non ha conosciuto un effettivo successo, sempre a causa della preferenza degli enologi per lo Chardonnay. Il Pinot Bianco ha invece avuto molto successo in Italia settentrionale, dove riesce a dare buoni risultati, anche se la sua coltivazione è qui più diffusa ma molto meno estesa di quella del suo progenitore Pinot grigio. Il Pinot bianco fa parte dell’assemblaggio degli spumanti Franciacorta insieme allo Chardonnay e al Pinot Nero. Il Pinot Bianco viene anche vinificato in purezza soprattutto in Alto Adige, nel Trentino, in Friuli e nel Veneto. In Italia fu importato per la prima volta in Piemonte, dove però la sua coltivazione venne presto abbandonata. Anche se non longevo e di grande intensità olfattiva, il vino fatto con il Pinot Bianco è dotato di buona struttura e corpo, vinoso. Viene spesso utilizzato negli assemblaggi per apportare corpo e struttura, abbinata anche alla fermentazione in botti di legno, ottenendo un vino che alla vista assume colore differente a seconda del tipo di vinificazione utilizzata. Si tratta però sempre di tonalità molto chiare che variano dal giallo paglierino al giallo con sfumature verdoline. Il Pinot bianco si riconosce per i suoi profumi fruttati e floreali, di susina, banana, ananas e limone accostati a gelsomino, acacia e biancospino.

Fenologia
Condizioni d'osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.

Ubicazione
Per l'ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi vegetative della vite ed il calendario di maturazione dell'uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie già pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".

Fenomeni vegetativi
Germogliamento: precoce.

Fioritura: media.

Invaiatura: media.

Maturazione dell'uva: fine II epoca (verso la metà settembre).

Caduta delle foglie: precoce.

Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: buona.

Produzione: discreta e regolare.

Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.

Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1-2.

Fertilità delle femminelle: scarsa.

Resistenza alle malattie: normale all'oidio ed alla peronospora; l'uva è un po' sensibile agli attacchi di marciume.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Utilizzazione
Esclusivamente per la vinificazione.

BIANCHE VINO

Tabella Caratteristiche portainnesti
Pinot Bianco
Innesti in scatola rossa

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