Riesling Italico
Cloni disponibili: ISV-CON 1
Il vitigno Riesling Italico, nonostante il nome, si dice sia di origine francese, e da qui in seguito approdato in Germania ed in molti altri paesi del centro Europa. Il suo nome in tedesco è Welschriesling, dove il prefisso “Welsch-” , letteralmente “di origine latina”, può essere estensivamente interpretato come “italiano” (da cui Riesling Italico) ma anche “francese”, e stava a sottolineare la differenza con il Riesling renano, ossia quello originario. La diffusione in Italia del Riesling Italico è decisamente posteriore a quella avvenuta nei suoi paesi di orgine, probabilmente in già epoca postfilosserica, ma comunque non prima dell’inizio del ‘900, in quanto anteriormente a tale periodo non si trova alcuna testimonianza relativa alla presenza di questo vitigno nella penisola. Si dice che il Riesling Italico sia stato importato nelle regioni del nord-est d’Italia durante il dominio austroungarico, proveniente dalla zona della attuale Repubblica Ceca.
Notevoli sono le differenze tra il Riesling renano e il Riesling italico, sia dal punto di vista ampelografico (grappolo e foglia) che per quanto riguarda il vino ottenuto, che nel caso del Riesling italico è più beverino, se confrontato con i toni più aristocratici del Riesling renano. L’uvaggio dei due, in qualsivoglia proporzione, dà sempre risultati di gran classe. Il vino del vitigno Riesling Italico è di colore giallo paglerino con riflessi verdognoli. Al naso è fruttato, con note di mela cotogna ed albicocca, talvolta con lievi sentori minerali. Al palato è fresco e asciutto, di medio corpo, con leggero retrogusto amarognolo, adatto alla produzione di vini sia tranquilli, che frizzanti o spumanti.
Fenologia
Condizioni di osservazione: Si considerano quelle riguardanti la collezione della Stazione sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.
Ubicazione
Longitudine: 12° 17' E (Greenwich);
Latitudine: 45° 53' N;
Altitudine: m 110 s.l.m.;
Esposizione: a mezzogiorno, orientamento dei filari: Est-Ovest;
Portinnesto: "Berl." X "Rip. 420 A";
Età delle viti: anni 15;
Sistema di allevamento: a media espansione;
Forma di potatura: Sylvoz;
Terreno: di collina, argilloso-calcareo, piuttosto pesante e profondo.
Varie: zona saltuariamente soggetta a grandinate; rari i forti geli invernali; rarissime le gelate primaverili.
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio.
Fioritura: media.
Invaiatura: media.
Maturazione dell'uva: III epoca.
Caduta delle foglie: media.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: mediocre (non si adatta a forme di potatura molto espanse, come ad esempio il sistema "a raggi").
Produzione: discretamente abbondante e nel complesso di buona qualità.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1-2.
Fertilità delle femminelle: molto scarsa.
Resistenza alle malattie: normale (in pianura è un po' soggetto al marciume).
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.
Utilizzazione
Esclusivamente per la vinificazione.
BIANCHE VINO