Trebbiano Romagnolo
Il vitigno Trebbiano Romagnolo, diffuso dalla zona di Bologna fino in Romagna, ha le sue origini nel centro Italia, come quasi tutti gli altri vitigni della famiglia dei Trebbiani. Questi vitigni sono noti in Italia fin dall’epoca romana ed Il loro nome deriva dal latino “Trebula“, ossia fattoria. Plinio il Vecchio nei suoi scritti descrive un “Vinum Trebulanum“, che secondo questa interpretazione, starebbe per “vino di paese”, o “vino casareccio”. Distinguere tra i vari cloni di Trebbiano, che portano un nome che spesso indica la loro provenienza o l’areale di maggior diffusione, non è sempre così facile. Il Trebbiano Romagnolo è stato citato da varie fonti già alla fine del medioevo nella provincia di Bologna. Oggi la sua zona di maggiore coltivazione è la Romagna, anche se lo si può trovare nella zona dei Castelli Romani ma più raramente anche in altre regioni italiane.
Il Trebbiano Romagnolo è dunque il vitigno a bacca bianca per antonomasia di questa regione, che ne vede un uso consistente in moltissimi vini. Il Trebbiano anche in Emilia-Romagna svolge dunque la stessa funzione che in tutto il Centro Italia, come uva usata massicciamente grazie soprattutto alle sue abbondanti rese, che ne fanno una delle uve più produttive al mondo. Il Trebbiano Romagnolo è un vitigno interessante soprattutto per le sue doti di vigoria e germogliamento tardivo, oltre che al poter essere coltivato su qualsiasi terreno mantenendo rese sempre alte. Altro fattore fondamentale è quello della sua resistenza ad iodio e marciume, anche se manifesta una certa sensibilità alla peronospora. I vini del Trebbiano Romagnolo, se vinificati in purezza, possono arrivare a discreti livelli di qualità, ma solo riducendo drasticamente le rese per ettaro. I vini del Trebbiano Romagnolo hanno tutti buona acidità e leggerezza al palato. Sono poco aromatici e di discreta struttura. In purezza sono vini adatti al consumo quotidiano, ma quelli migliori si possono abbinare anche con primi e secondi di pesce elaborati, sia con molluschi che con pesci dalla tendenza grassa, come ad esempio l’anguilla.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: notevole.
Produzione: abbondante e costante.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 2a gemma.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1-2.
Fertilità delle femmine11e: nulla.
Resistenza alle malattie ed altre avversità: ottima alla peronospora, un po' meno all'oidio; buona resistenza al marciume che è ottima in collina, dove l'uva si conserva bene sulla pianta, ed anche in fruttaio.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.
Utilizzazione
Esclusivamente per la vinificazione.
Fonte:
- http://catalogoviti.politicheagricole.it/catalogo.php
- https://www.quattrocalici.it/vitigni/trebbiano-romagnolo/
BIANCHE VINO